LOTTA ALL’INQUINAMENTO: DAI DIVIETI AGLI INCENTIVI / 1 OTTOBRE 2019
In questi giorni i comuni stanno emanando le consuete “Ordinanze Antismog” che essenzialmente consistono in limitazioni e divieti.
La Regione ha individuato agglomerati di comuni contermini e Treviso appartiene ad uno di questi assieme a Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Mogliano Veneto, Paese, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade, Silea, Villorba, Zero Branco.
Buona cosa avere un bacino omogeneo sul quale agire. Però nel concreto sorgono non poche difficoltà:
Si può chiedere a Quinto di chiudere la Noalese? Villorba la Pontebbana e l’autostrada? Silea la Callalta, Roncade la Treviso Mare?
Ovviamente no, così ci si riduce a limitare il traffico delle sole strade secondarie con effetti irrilevanti e gravi disagi per i residenti.
Allora che fare?
Cambiare prospettiva: non più solo divieti, ma incentivi.
I comuni, divisi sulle possibilità di limitare il traffico in casa propria, possono invece concordare diverse e più efficaci azioni comuni: interventi sulla viabilità, promuovendo quella ciclo pedonale, attivare parcheggi periferici collegati da mezzi pubblici su corsie riservate con corse frequenti nelle ore di punta (park and ride), continue azioni di convincimento di studenti e genitori per abbandonare l’uso dell’auto per portare i ragazzi a scuola, premiare l’uso collettivo dell’auto.
Figli e nipoti ci chiedono di investire risorse sull’ambiente, ma di questo non possono farsi carico solo i comuni con i loro bilanci sempre più magri.
La soluzione del problema dell’inquinamento va cercata a livello regionale, dunque la regione faccia la sua parte. Fino ad ora ha fatto poco o nulla.
Treviso, 01.10.2019
Giovanni Negro per Impegno Civile